25 Dicembre 2021
Rubo queste parole a Ungaretti che in poesia esprime
quello che è il nostro sentire quotidiano
“Ora potrò baciare solo in sogno
le fiduciose mani…
E discorro, lavoro,
sono appena mutato, temo, fumo…
Come si può ch’io regga a tanta notte?…
Mai, non saprete mai come m’illumina
l’ombra che mi si pone a lato, timida,
quando non spero più…
Ora dov’è, dov’è l’ingenua voce
che in corsa risuonando per le stanze,
sollevava dai crucci un uomo stanco?…
La terra l’ha disfatta, la protegge
un passato di favola…
Ogni altra voce è un’eco che si spegne
ora che una mi chiama
dalle vette immortali…”